La mia casa a Natale odorava d'agrumi e di cera; il tinello ordinato e modesto profumava di lieto lavoro; luccicavano gli occhi dei bimbi più ancora dell'albero grande, si sorbiva la dolce atmosfera nell'attesa di un rito gioioso. Oh Natale… perché ti ricordo con acuta e amara pena? La mia vita più volte spezzata ha ucciso la bimba di ieri. Io vorrei, sotto l'albero d'oggi, per un istante, trovare la dolce magia d'allora. Celeste Travaino |