Questa e' una raccolta di poesie d'amore che il poeta latino Ovidio immagina siano state scritte dalle antiche eroine del mondo classico.
Con queste lettere si vuole descrivere un eroismo diverso da quello che gli uomini conquistavano sul campo di battaglia o nelle prove di forza:l'amore.
Ovidio immagina queste lettere scritte da queste donne interamente votate alla causa di un sentimento su cui si misura la loro identità.........

FILLIDE A DEMOOFONTE
 
......se tu conti i giorni,- lo sappiamo fare bene noi amanti!-il mio lamento non si leva prima del giorno promesso.
Anche la mia speranza s'e' presa del tempo.Si arriva a creder tardi alle cose che fa male credere.
Mi fanno male,mio malgrado,fan male a me presa d'amore,anche adesso.
Spesso per te ho mentito a me stessa;spesso ho immaginato le tue bianche vele ricacciate a ritroso dai venti in tempesta.Ho maledetto Teseo perché non ti lasciava partire ma forse non e' stato lui a fermarti.
.......ingannare una fanciulla innocente non e' un impresa che porta gloria;l'innocenza si sarebbe dovuta premiare.Sono stata sedotta dalle tue parole come donna e come amante.
......sara' la mia morte a riscattare la giovanile purezza perduta;nella scelta a morire non saro' tarda a decidermi.Sulla mia tomba ti nominerà un iscrizione come l' odioso responsabile e parole simili a queste ti faranno conoscere:"Demoofonte ha messo a morte Fillide;lui fu suo ospite ,lei gli fu amante;della morte lui fornì la causa ,lei solo la mano......
 

SAFFO A FAONE
......ti scrivo e i miei occhi son colmi di lacrime:guarda le macchie di umido che sono in questo punto.
Se eri proprio deciso ad andartene ,dovevi parlarmi con meno durezza e dirmi:"Addio,figlia di Lesbo!"
Non ti sei portato via le mie lacrime ne' i miei ultimi baci:in questo modo non ho conosciuto al paura per i tormenti a venire.
Qui niente di te mi resta,tranne l'offesa e tu dell'amore non hai un pegno,che ti faccia ricordare di lei.
Nessuna promessa ti ho chiesto e una sola ti avrei domandato:non dimenticarmi.
.........sei tu il mio tormento Faone;tu mi giungi insieme ai miei sogni,che più brillano di chiara giornata.In essi ti ritrovo ,benché tu sia lontano,ma non si possono trarre dai sogni delle gioie che durino abbastanza.Spesso mi sembra di appoggiare il capo sulle tue braccia, e spesso che siano le mie braccia a sostenere il tuo capo.
......talvolta io ti accarezzo e mi sfuggon parole vicino al vero,attente la bocca a rendere quello che sento.
Ciò che vien dopo mi vergogno a raccontarlo,ma tutto si compie e questo mi e' dolce e non mi e' permesso restate all'asciutto.
 

LAODAMIA E PROTESILAO
Corre voce che trattenuto dal vento,tu ti attardi in Aulide:fuggendo da me,dov'era quel vento?allora i mari avrebbero dovuto opporre resistenza ai vostri remi;quello era il momento in cui mi sarebbero tornate utili acque in tempesta.
Avrei potuto dare più baci e far più raccomandazioni al mio sposo,e sono molte le cose che avrei avuto da dirti ancora.
Te ne sei scappato via a precipizio,e il vento era quello che le vele chiedevano,che i marinai desideravano,non io.
Favorevole ai marinai,il vento era avverso all'amante.
Mi sciolgo dal tuo abbraccio ,Protesilao,e la mia lingua lascia a meta' le parole di raccomandazione;a malapena ho potuto dirti piena di tristezza :"Addio!"
.......finche' potevo vedere il mio uomo,mi faceva bene il vederlo e fino a quel momento ho seguito i tuoi occhi con i miei.
Quando non fu possibile vederlo,potevo vedere le vele:a lungo le vele hanno tenuto fisso il mio sguardo.
Ma quando non vidi più ne' tu ne' le vele,e ciò che vedevo non fu altro che il mare,anche la luce se ne andò insieme a te:fu tutto buio e si dice che io sia caduta prive di sensi sulle ginocchia non più ferme.
.......Quando io gettandoti avida,al tuo ritorno,le braccia al collo ,perderò i sensi sentendomi mancare per la gioia?Quando accadrà che ,stretto a me in un solo letto,mi racconterai delle tue imprese in guerra?
Mentre mi racconterai,nonostante il mio piacere nell'ascoltarti,riceverai molti baci e molti me ne darai......
......per il tuo ritorno e il tuo corpo,di te che mi sei dio,io lo giuro;lo giuro per le fiaccole gemelle dell'amore e del matrimonio e per questa testa che io faccio voto tu possa portar sana e salva al riparo dai pericoli affinché io veda invecchiare sotto i capelli fattisi bianchi:io,la tua compagna,giuro che verrò ovunque mi chiamerai,sia che,io temo, ahimè.....,sia tu che sopravviva

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